La nonnità tra gioia e cura
DOI:
https://doi.org/10.57609/paideutika.vi37.5234Parole chiave:
memoria intergenerazionale, archetipi, relazioni di cura, formazione, famigliaAbstract
Il presente contributo propone una riflessione sulla nonnità e sul ruolo ch’essa ha rivestito – e può ancora rivestire oggi – nelle relazioni educative, tanto in termini di immaginario familiare quanto in quelli di memoria intergenerazionale. La nonnità è dunque pensata alla luce di quelle peculiarità che ne hanno costruito il profilo archetipico di custode di un’antica saggezza, dall’Antico Testamento alle fiabe narrate nella letteratura per l’infanzia, come quelle di Perrault e Perodi. La portata simbolica di tale profilo implica una postura relazionale dialogica e reciproca che pertiene tanto alla formazione culturale e spirituale delle giovani generazioni, quanto al nostro più generale modo di vivere e di concepire la temporalità tra passato, presente e futuro. Se nella frenesia del tempo presente questa postura appare in crisi, l’archetipo della nonnità è ancora vivo e presente, e assume spesso manifestazioni concrete, in grado di offrire spunti riflessivi pedagogicamente fecondi tra esistenza e storia.
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