Tre vite legate dalla morte
Un tratto non consueto della pedagogia di Giovanni Gozzer
DOI:
https://doi.org/10.57609/paideutika.vi39.7098Parole chiave:
Giovanni Gozzer, trasformazione, metodologia, edificazione morale, personaAbstract
L’articolo punta a un concetto chiave della pedagogia di Giovanni Gozzer (1915-2006): la trasformazione. Questo principio emerge come fondamentale nell’ambiente scolastico in cui l’autore ha operato, si evidenzia nel suo timore che la scuola possa degradare a un mero perseguimento di obiettivi, si manifesta chiaramente nella sua prospettiva comparatista e, non meno importante, si riflette profondamente nella sua sensibilità metodologica. Dopo un’analisi della visione pragmatista di Gozzer e del principio persona che la guida, sarà esaminata un'opera poco conosciuta dell'Autore intitolata La morte canta sull’albero. È questa un’analisi che si propone di esplorare la raffinata sensibilità dell’Autore nel narrare tre storie di vita interrotte, da cui emergeranno principi etici fondamentali quali la libertà di coscienza, la ricerca della giustizia e la scelta del sacrificio personale per il bene comune. Elementi tutti che contribuiranno alla comprensione dell’urgenza gozzeriana di trasformazione e che significativamente vorranno sottolineare il ruolo centrale dell’edificazione morale nell’impianto metodologico del pensiero gozzeriano.
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