L’ educazione eloquente dell’esperienza sensibile. Sull’implicito nell’esperienza del quotidiano
DOI:
https://doi.org/10.57609/paideutika.vi35.2157Parole chiave:
esperienza vissuta, quotidianità, esperienza sensibile, relazione reciproca, esistenzaAbstract
Nel solco di una tradizione pedagogico-critica che individua nel rapporto tra educazione ed esistenza la matrice irrinunciabile di comprensione e d’analisi educative, il contributo propone l’esplorazione dei significati impliciti della quotidianità in quanto “oggetti culturali” da decifrare. Infatti, tali oggetti culturali e il loro vissuto significante abitano trasversalmente i contesti formali, non-formali e informali dell’educazione connotando in maniera decisiva, ma troppo spesso inconsapevole, la costituzione della personalità individuale.
In particolare, l’idea è che i processi di soggettivazione prendano corpo a partire dal nesso che descrive prossimità e distanze con il mondo, annidandosi nell’esperienza sensibile del quotidiano. Sicché, scovare e far emergere l’implicito educativo diventa non solo una delle esigenze etico-pedagogiche più urgenti, ma anche una delle chiavi interpretative dell’esperienza del nostro tempo, poiché consente di sfuggire alla polarizzazione educatore/educando, educazione intenzionale/educazione inintenzionale, soggetto/mondo, recuperando il paradigma della relazione come costitutivo dell’esperienza vissuta.
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