Monelli
Il bambino nascosto nella letteratura per l'infanzia
DOI:
https://doi.org/10.57609/paideutika.vi37.5662Parole chiave:
bambini cattivi, antieroe, pedagogia autoritaria, trasgressioneAbstract
La figura del “monello” appare nella letteratura per l’infanzia come un tramite, spesso necessario, per far veicolare dei messaggi propositivi e moralistici circa la buona conduzione del comportamento del bambino. Tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, il monello viene rappresentato in contrapposizione al bambino garbato, educato e rispettoso. Per questo le sue caratteristiche sono: la spregiudicatezza del comportamento, la violenza delle azioni, la prepotenza, il rifiuto di qualsiasi regola. Ma quali sono le inquietudini pedagogiche che si celano dietro la rappresentazione edulcorante di una moralità borghese che si vuole imporre anche ai più piccoli?
A partire da queste premesse, nel saggio viene preso ad esempio la storia per ragazzi Nannetti. Il romanzo dei monelli, della scrittrice veneta Maria da Rin.
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